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Comunicato stampa n.2 - 10/10/2006 Vedi anche:
Sintesi dei contributi delle Diocesi, degli organismi e delle aggregazioni ecclesiali

Nel cammino di preparazione al 4° Convegno Ecclesiale nazionale di Verona c’è stato il pieno coinvolgimento delle Chiese locali e dei diversi organismi e soggetti ecclesiali. Il loro contribuito si è concretizzato con l’invio di relazioni di sintesi che mettono in luce il volto di una Chiesa che approfitterà dell’evento veronese per alimentare la propria spinta missionaria con una attenzione particolare alla dimensione culturale della fede e alle sfide che riguardano da vicino l’uomo che vive e lavora in una società sempre più complessa. I contributi delle diocesi Sintesi dei contributi delle Diocesi degli organismi e delle aggregazioni ecclesiali sono confluiti in un unico documento disponibile nel sito internet www.convegnoverona.it dal quale si evince il dibattito e il confronto scaturito a livello locale a seguito di incontri, seminari e convegni promossi dalle diocesi, dalle parrocchie e dalle aggregazioni ecclesiali attorno alla Traccia di riflessione. Dai contributi emerge che le tematiche più discusse riguardano soprattutto “il tarlo dell’individualismo e dell’autoreferenzialità, la tentazione dell’accidia e il pericolo insito nel fascino di una religione “fai da te”, oltre alle sfide del secolarismo laicista, che cerca di relegare la fede nella sola sfera privata”. Il tema della speranza riaffiora spesso nei contributi, non solo per l’esigenza degli organizzatori locali di trattare il titolo del 4° Convegno Ecclesiale, ma soprattutto perché dal dialogo che si è generato nelle numerose occasioni di incontro la parola “speranza” è stata individuata come unica chiave di lettura capace di aprire le porte del cambiamento dal punto di vista sociale e culturale come unica risposta alle derive del relativismo e dell’edonismo più volte indicate da Benedetto XVI come i mali che affliggono la società moderna. Da qui la necessità di proseguire l’elaborazione culturale lanciata a Palermo nel 1995 e l’educazione di una “fede adulta” capace di coniugare contemplazione e impegno nel mondo.   Un paragrafo riguarda in particolare l’apporto dei laici. “La vita dei cristiani – si legge – è la prima risorsa capace di mostrare coi fatti quanto il Vangelo liberi la vita, la affranchi da tante catene esterne ed interiori e risulti salvezza delle relazioni umane”. Andranno pertanto ricercate le forme, e rinnovate quelle esistenti, per una reale corresponsabilità dei laici nella vita della Chiesa, un ascolto effettivo della loro esperienza, una valorizzazione nella fiducia e nell’affidamento di idonee responsabilità. “La santità è la prima testimonianza”, conclude il testo. Non basta rinnovare i metodi pastorali e l’organizzazione. Ciò che serve è un più profondo radicamento spirituale: una spiritualità della gioia, “perché l’opacità del quotidiano possa essere perforato dalla luce della bellezza cristiana”.

Il testo integrale è disponibile su internet all’indirizzo www.convegnoverona.it


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