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Comunicato stampa n.8 - 14/10/2006 Vedi anche:
“Il Cristo Risorto di Claudio Parmiggiani nell’aula plenaria”

Un’opera d’arte dedicata al “Cristo Risorto” appositamente realizzata da Claudio Parmiggiani per il 4° Convegno Ecclesiale nazionale di Verona sarà esposta al centro dell’emiciclo assembleare in cui si svolgono i lavori. Il tema della Croce e la raffigurazione di Cristo Risorto si inseriscono nella tradizione artistica e morale che, ponendo al centro il mistero pasquale sottolinea al tempo stesso la centralità dell’Uomo, la sua eterna tragedia, il suo doloroso calvario terreno e quella sua instancabile tensione verso l’Assoluto. Una riproduzione ingrandita dell’opera di 3 metri di larghezza per 5 metri di altezza sarà collocata sul palco.

“Nell’interpretare la figura del Cristo ho voluto di proposito escludere qualsiasi forma oleografica – spiega l’autore dell’opera Claudio Parmiggiani -. Ho cercato invece, all’opposto, la materia per la mia opera nell’immateriale e di pormi con la mente davanti alla grande domanda e quindi alla grande astrazione poiché raffigurare il Cristo e il motivo della Risurrezione può solo raffigurare il non visibile. Il non visibile come Resurrezione e Resurrezione come trasmutazione, mistica circolarità tra Terra e Cielo. Il Cristo crocifisso non rappresenta solo la carne ma indica l’invisibile che è dentro la carne; materia che si corrompe e materia che si sublima. Vita in morte e morte in vita”. Per tale ragione, nell’opera che l’artista ha presentato in forma di icona, Crocifissione e Risurrezione sono espresse come figura luminosa, unico, inscindibile momento, emblema della duplice essenza materiale e spirituale che abita l’umano.

“L’aspirazione dell’Icona è rappresentare il metafisico, dare forma visiva alla Parola, partecipare con l’occhio della mente all’ascesi dell’Immagine, dare un’immagine al divino – aggiunge Parmiggiani -. Un’icona, quindi, che aspiri a rappresentare ciò che è trasfigurato dalla risurrezione di Cristo, in cui sia la luce che narra Dio. Luce come parola e immagine assolute, come pura manifestazione del divino”.

Tutti i 2700 partecipanti all’importante evento ecclesiale riceveranno una brochure con la presentazione dell’opera d’arte, la biografia dell’artista che l’ha realizzata e una riflessione sulla risurrezione del biblista Mons. Gianfranco Ravasi che afferma:”L’evento della resurrezione di Cristo incide nella storia lasciando le sue orme e i suoi segni, ma al tempo stesso la trascende e, per essere pienamente compreso, esige un’ulteriore via di conoscenza rispetto alla sola storiografia, ossia il percorso della fede, della teologica e della mistica”          



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