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Stauròs per l'arte contemporanea Vedi anche:
STAURÓS PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Nell’ambito del 4° Convegno ecclesiale di Verona 2006
“Testimoni di Gesù risorto speranza del mondo”

Presente insieme ad altre iniziative de L’arte nel segno della risurrezione, che faranno da cornice coreografica al IV Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona 2006, la Collezione: Staurós per l’arte contemporanea. In essa verranno mostrate, ai delegati delle diocesi italiane, dal 16 al 20 ottobre, le opere della XII Biennale di arte sacra, uno specimen delle opere del Museo Staurós di S. Gabriele – Isola del Gran Sasso (Te) e alcune opere del Corso di Perfezionamento in arte per la Liturgia sul tema della Risurrezione.
L’esposizione di complessive 150 opere avrà luogo nel Quartiere Fieristico veronese, nel settore adiacente a quello dell’incontro ecclesiale nei giorni del Convegno.
La XII Biennale, che costituisce la parte più rilevante dell’esposizione e le cui opere sono state create appositamente per questa manifestazione ecclesiale, è stata coordinata da un Comitato scientifico composto da Mariano Apa, Giuseppe Bacci, Giuseppe Billi, Carlo Chenis, Ottaviano D’Egidio, Adriano Di Bonaventura e Silvia Pegoraro, che ha chiamato a collaborare molti critici: Mariano Apa, Amnon Barzel, Luca Beatrice, Giuseppe Billi, Lorenzo Canova, Carlo Fabrizio Carli, Toti Carpentieri, Carlo Chenis, Bruno Corà, Philippe Daverio, Adriano Di Bonaventura, Alberto Fiz, Marco Gallo, Roberto Gramiccia, Pierluigi Lia, Domenico Montalto, Silvia Pegoraro, Elena Pontiggia, Mary Angela Schroth, Giandomenico Semeraro. Ogni critico ha scelto e assistito nella creazione delle opere, tre soli artisti.
Una Biennale metodologicamente diversa dalle precedenti, quindi; una formula nuova per ovviare al monolitismo di un unico curatore mostrando come, nel cristianesimo, i linguaggi possono essere molti, anche se il contenuto deve essere chiaramente religioso.
È stata allora responsabilità dei critici a identificare la chiarezza del linguaggio, e degli artisti ad offrirla. Il tema della testimonianza del Cristo risorto presenta un doppio aspetto. Si tratta certo, di mostrare il Cristo; ma di mostrarsi soprattutto dei testimoni. Ora, la risurrezione non ha testimoni, mentre la Chiesa deve averli.
Il Cristo risorto lo troviamo nelle apparizioni e soprattutto nelle ascensioni, vera icona, dopo quella della croce, della sua glorificazione. Ma è soprattutto il momento dell’Ascensione quello che impone la testimonianza. Gli angeli, infatti, dicono agli apostoli di non continuare a guardare in cielo, ma di andare ad annunciare il Vangelo. L’icona della testimonianza del Cristo risorto sarà allora autentica solo nel volto e nelle opere dei testimoni.

Comunicato


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