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» Home page » Ufficio stampa » Comunicati stampa » Comunicato stampa n.22 - 18/10/2006 | ||||||||||||
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“La devozione alla Madonna del Popolo”
L’immagine esposta alla venerazione dei fedeli domani alla celebrazione eucaristica che presiederà il Santo Padre allo Stadio “Bentegodi” di Verona è l’antico simulacro quattrocentesco della Madonna del Popolo che stava in Cattedrale prima della sostituzione operata dal cardinale Bartolomeo Bacilieri nel 1921 con l’attuale statua di Vincenzo Cadorin. La perplessità dei veronesi per quella sostituzione è registrata nei Cenni storici della Chiesa veronese di Gian Battista Pighi. Questa statua quattrocentesca, restaurata nel 1958 per interessamento di Mons. Pietro Albrigi è custodita nella Cappella delle Suore di Don Mazza. L’iconografia è quella classica di altre immagini dello stesso periodo particolarmente venerate in territorio veronese:
La devozione mariana è attestata in Duomo fin dai primi secoli; i documenti chiamano
Il titolo di Madonna del Popolo, con il quale la pietà popolare esprime la devozione alla Vergine, esalta il suo particolare patrocinio accordato ai veronesi in tempi di calamità. Il titolo fu coniato dal vescovo Marco Giustiniani il 15 aprile del 1645, allorquando incoronò l’effige per la fine della pestilenza. Nel 1770 il vescovo Nicolò Antonio Giustiniani ottenne dal Capitolo Vaticano d’incoronare il simulacro con le corone d’oro, dette imperiali, riservate alle immagini più antiche e venerate. Da allora in Cattedrale alle Litanie Lauretane si aggiunge l’invocazione Regina Coronata, ora pro nobis. La sera dell’8 settembre 1943, mentre la guerra infuriava, davanti ad un’incontenibile folla, il Vescovo Girolamo Cardinale chiedeva con voto alla Madonna del Popolo la salvezza della città. Il voto fu sciolto con l’erezione del Tempio Votivo sul piazzale della stazione ferroviaria.
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