È opportuno che l’esercizio della testimonianza, con i cammini e i criteri indicati, presti attenzione ad alcune grandi aree dell’esperienza personale e sociale. In tal modo si potrà dare forma storica alla testimonianza cristiana in luoghi di vita particolarmente sensibili o rilevanti per definire un’identità umana aperta alla speranza cristiana.
Questi ambiti hanno una valenza antropologica che interpella ogni cristiano e ogni comunità ecclesiale. Sono da affrontare per fare emergere un sentire e un pensare illuminato dalla luce che il Vangelo proietta su ciascun campo dell’umano. E sono da vivere con la coscienza avvertita di quanto incidono sul senso globale dell’esistenza.
TERZO AMBITO : LA FRAGILITA' UMANA
Un terzo ambito è costituito dalle forme e dalle condizioni di esistenza in cui emerge la fragilità umana. La società tecnologica non la elimina; talvolta la mette ancor più alla prova, soprattutto tende a emarginarla o al più a risolverla come un problema cui applicare una tecnica appropriata. In tal modo viene nascosta la profondità di significato della debolezza e della vulnerabilità umane e se ne ignora sia il peso di sofferenza sia il valore e la dignità. La speranza cristiana mostra in modo particolare la sua verità proprio nei casi della fragilità: non ha bisogno di nasconderla, ma la sa accogliere con discrezione e tenerezza, restituendola, arricchita di senso, al cammino della vita.
Solo una cultura che sa dar conto di tutti gli aspetti dell’esistenza è una cultura davvero a misura d’uomo. Insegnando e praticando l’accoglienza del nascituro e del bambino, la cura del malato, il soccorso al povero, l’ospitalità dell’abbandonato, dell’emarginato, dell’immigrato, la visita al carcerato, l’assistenza all’incurabile, la protezione dell’anziano, la Chiesa è davvero “maestra d’umanità”.
Ma l’accoglienza della fragilità non riguarda solo le situazioni estreme. Occorre far crescere uno stile di vita verso il proprio essere creatura e nei rapporti con ogni creatura: la propria esistenza è fragile e in ogni relazione umana si viene in contatto con altra fragilità, così come ogni ambiente umano o naturale è frutto di un fragile equilibrio.
Per la riflessione e il confronto
Come l’incontro con le diverse forme della fragilità costituisce luogo di speranza e di testimonianza cristiane? Quale occasione di condivisione, di dialogo e di confronto con il non credente costituiscono le opere di carità e le iniziative di volontariato? Come collegare identità di ispirazione e servizio pubblico? In che senso la coscienza cristiana della fragilità umana diventa dimensione permanente dei rapporti, modo d’essere significativo per ogni ambiente?